Culture del Teatro moderno e contemporaneo

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A cura di Luciano Mariti e Rino Caputo

Questo volume riporta le risultanze del Convegno tenutosi nell’ottobre del 2013 in ricordo di Angela Paladini Volterra. I contributi sono rigorosamente e originalmente scientifici, com’è (e come dovrebbe sempre essere) nelle raccolte della ricerca universitaria, e spaziano dall’intervento esordiente a quello dei conclamati Maestri. E, tuttavia, tale pur doverosamente consueta ritualità accademica non spiega la particolare emozione provata da chi ha partecipato all’incontro, ha tenuto relazioni e comunicazioni e ha poi reso il testo del suo contributo. Ecco perché si può affermare che questi Atti sono solleciti quanto partecipi.  Rino Caputo
Ricordare Angela – per me e per molti dei presenti – è ripercorrere una parte della nostra avventura intellettuale. Penso quindi che il termine adeguato a spiegare lo spirito del nostro incontro in ricordo di Angela potrebbe essere una parola greca, un po’ dimenticata: cohortia. Cohortia era l’«assemblea degli amici», il luogo in cui ci si dava reciprocamente fiducia e si dava fiducia ai giovani, che in questo nostro Convegno certamente non mancano. […] Angela non è stata solo l’interprete della storia del teatro, è stata, tramite la didattica, soprattutto la torre di guardia di un valore: il riconoscimento della dignità culturale del teatro, del suo valore formativo, in quanto strumento di presa di coscienza civile. È stata custode di una etica teatrale. Anche per questo ricordiamo Angela: perché è questa memoria storica e questi valori che dobbiamo salvaguardare per i giovani.  Luciano Mariti

Anno di Pubblicazione: 2014
Formato: 160x240
Prezzo: 28,00
Pagine: 272 
ISBN9788897591313
       
           
           

Angela Paladini Volterra (1948 – 2008) è stata una docente di Storia del Teatro e dello Spettacolo presso l’Università di Roma “La Sapienza”. Ha pubblicato studi sul lavoro dell’attore all’Odin Teatret, su Dolce e la tragedia del Cinquecento, sulla Caminer e sul dramma borghese. Si è interessata della questione dell’organizzazione delle compagnie veneziane nel passaggio dai tipi fissi ai ruoli e del dibattito, in particolare, tra chiaristi e goldoniani. A Goldoni ‘personaggio’ ha dedicato anche un originale studio dal titolo “Oh quante favole di me si scriveranno”. Goldoni personaggio in commedia (1997). Oggetto della sua attenta ricerca sono stati altresì il Carnevale romano sotto Pio VI, la condizione sociale dell’artista nel Settecento e Gustavo Modena. Si è, infine, dedicata per anni alla realizzazione di un catalogo multimediale, L’editoria teatrale a Roma nel Settecento, in cui ha raccolto tutti i paratesti dei libri di drammaturgia editi in Roma nel XVIII secolo.

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